Para Ice Hockey, l’Italia è pronta per i Mondiali Gruppo B. Coach Bianchi: “Obiettivo primo posto e promozione”

Proseguono senza sosta gli allenamenti della Nazionale italiana di para ice hockey in vista dei Mondiali Gruppo B che prenderanno il via sabato 6 settembre ad Astana, in Kazakistan.

Sei le squadre partecipanti – Italia, Giappone, Svezia, Kazakistan, Francia e Finlandia – che lotteranno per centrare i primi due posti che valgono la promozione nel Gruppo A. La competizione si svolgerà sul ghiaccio della Tarlan Arena dal 6 fino all’11 settembre (qui il calendario) e prevede un girone di round robin di sola andata.

Le due squadre meglio classificate si qualificheranno anche per il torneo di qualificazione paralimpica in programma dal 6 al 10 novembre a Jessheim, in Norvegia, a cui però l’Italia non dovrà partecipare perché già qualificata di diritto alle Paralimpiadi in quanto nazione ospitante.

I Mondiali rappresentanto il primo grande appuntamento della stagione 2025-26 per l’Italia dell’head coach Mirko Bianchi, reduce da una lunga serie di risultati importanti collezionati dall’inizio del 2025.

Coach Bianchi, se guarda alla scorsa stagione, da dove riparte questa Nazionale?
“L’anno scorso, pur senza aver potuto disputare il Mondiale, la squadra ha dimostrato di aver alzato il livello e lo si è visto chiaramente in tutte le uscite ufficiali da gennaio in avanti. Abbiamo vinto due partite su due in aprile contro la Germania, due su tre contro la Repubbica Ceca a marzo e conquistato il Torneo Internazionale di Nagano con cinque successi in cinque incontri a inizio 2025. Essere riusciti a superare con continuità avversari di grande valore ci ha dato fiducia e consapevolezza”.

Come si spiega questa crescita?
“Abbiamo toccato con mano quanto sia stato importante, ormai da due stagioni a questa parte, introdurre un nuovo calendario di allenamenti con sessioni assai più frequenti e più intense. Trascorrere più ore sul ghiaccio ci ha permesso di migliorare sotto ogni aspetto”.

In cosa la squadra ora è più pronta e su cosa invece c’è ancora da lavorare?
“L’intero gruppo è salito di condizione con una preparazione fisica e atletica che ci ha consentito di essere più lucidi e performanti. Abbiamo progredito anche individualmente dal punto di vista tecnico, mentre da qui all’inizio della competizione servirà concentrarsi sulla parte dei meccanismi di gioco, dei sistemi e sugli special team così da consolidare le nostre mosse collettive e farci trovare pronti nelle diverse fasi della partita”.

Quale è l’obiettivo alla vigilia di questi Mondiali?
“Vogliamo ottenere la promozione nel Gruppo A e vogliamo provare a farlo centrando il primo posto. Non sarà facile ma è quello che abbiamo ben chiaro in testa ed è ciò che ci consentirebbe di approcciare a tutta stagione con ancora più entusiasmo e convinzione”.

Come arriva la squadra a questa rassegna iridata?
“Siamo pressoché al completo a livello di organico, ad eccezione di Antiochi che sta rientrando da un infortunio e che voglio rischiare. Tornerà con noi anche Sandro Kalegaris, che rappresenterà sicuramente un valore aggiunto, mentre sarà il primo Mondiale per Nikko Landeros, un altro innesto che ha fatto la differenza fin dal primo momento. Siamo tuttavia consapevoli che la nostra forza è il collettivo; il gruppo sta bene ed è molto motivato”.

C’è una partita che teme particolarmente?
“L’esordio è sempre un incontro particolare, che porta con sé delle incognite. Servirà partire forte e trovare subito il ritmo per approcciare le avversarie nel modo giusto. Sulla carta il Giappone è la nostra rivale più accreditata ma anche la Svezia non mi lascia tranquillo. Più in generale, anche contro le formazioni più alla portata, servirà mantenere pazienza e lucidità per aprire il gioco e non cadere nella loro tattica”.

Avete modificato la preparazione per essere in forma in un periodo, quello di settembre, inusuale per un Mondiale?
“Abbiamo apportato piccoli accorgimenti ma senza stravolgere il percorso già segnato. Il grande obiettivo sono le Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 e tutto ciò che arriva prima deve essere funzionale a questa visione”.

Come proseguirà il cammino dall’autunno in avanti?
“Stiamo definendo il calendario in queste settimane ma ciò che resta cruciale sarà la costanza degli allenamenti insieme alla possibilità di disputare test contro avversari di grande valore. In questo senso sappiamo già di partecipare ad Ostrava in un importante torneo internazionale dove incontreremo le migliori quattro squadre del ranking internazionale: Canada, Stati Uniti, Cina e Repubblica Ceca. Appuntamenti come questo ci diranno molto sul nostro percorso e sulle nostre possibilità alle Paralimpiadi”.