NAZIONALE ITALIANA FEMMINILE: UNA STAGIONE PER SOGNARE INSIEME. IL PROGRAMMA DELLE AZZURRE TRA OLIMPIADI DI MILANO-CORTINA 2026 E MONDIALI

Se non ora, quando: sembra essere questo il mantra della Nazionale italiana femminile, pronta a confrontarsi con una stagione importantissima nella quale costruire qualcosa di mai toccato prima. Le azzurre hanno chiuso il loro primo blocco agostano di allenamenti e partite lasciando ottimi segnali, ora sanno di avere nei prossimi mesi un programma molto impegnativo per innestare le marce alte e farsi trovare pronte per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, soprattutto, ma anche per i Mondiali Prima Divisione Gruppo A di Budapest. L’opportunità è ghiotta, le potenzialità per fare bene ci sono come dimostrato nelle ultime stagioni.

UN PASSO ALLA VOLTA, INSIEME

Le quattro partite amichevoli contro Giappone e Slovacchia (clicca qui per andare alla pagina con i tabellini completi dei match), che saranno avversarie del percorso a cinque cerchi e di quello iridato, hanno ribadito quanto il gruppo guidato da Stéphanie Poirier sia cresciuto. Le due sfide contro le nipponiche sono state giocate assolutamente alla pari, mentre il doppio successo sulle slovacche è stato netto e convincente: i tanti gol fatti (17 in quattro match) nascono da un gioco offensivo efficace e ben disegnato, nel quale le azzurre sanno gestire spazi e tempi per sorprendere le difese avversarie. Interessante anche il livello di intensità fisica già raggiunto, importante soprattutto nelle sfide contro un Giappone intenso a livello di pattinaggio, e l’attitudine mentale.

Ad assistere alla prima delle due sfide tra Italia e Slovacchia, disputata a Selva di Val Gardena il 28 agosto, c’era anche il Presidente della FISG Andrea Gios, presente sulle tribune insieme al responsabile FISG per il settore hockey Marcello Cobelli. Dopo il 7-2 rifilato dalle azzurre alle avversarie, lo stesso Andrea Gios ha avuto una lunga chiaccherata con le ragazze di Stéphanie Poirier, sottolineando la soddisfazione per la crescita dimostrata e manifestando la vicinanza della Federazione alla squadra. I sacrifici da fare saranno importanti, ma essendo in arrivo un’opportunità unica come quella olimpica, e per di più in casa, le motivazioni di certo non mancheranno. La FISG ha fatto e farà il possibile per far arrivare le ragazze nelle migliori condizioni possibili al prossimo 5 febbraio 2026, quando alle 14.40 con Italia-Francia si aprirà il percorso a cinque cerchi della Nazionale italiana femminile.

L’head coach della Nazionale italiana femminile Stéphanie Poirier. Credito foto: Gianluca Prati

UN PROGRAMMA INTENSO CON DUE TRASFERTE IN CANADA

Nei giorni scorsi le giocatrici sono tornate ai rispettivi club di appartenenza, dove rimarranno per un paio di mesi prima di rivestire l’azzurro. Tra il 3 e il 9 novembre, durante la prossima pausa internazionale IIHF, ci si ritroverà per una serie di allenamenti e almeno un paio, se non tre, test amichevoli contro avversarie di qualità ancora da ufficializzare.

Il “core” della preparazione è però legato alla doppia fase successiva, visto che a partire dal 23 novembre le atlete della Nazionale italiana femminile voleranno in Canada per un mese, quindi dopo la pausa natalizia tra l’inizio del 2026 e il 20 gennaio torneranno oltre oceano per finalizzare il lavoro. Le azzurre durante tutte queste settimane faranno base a Montreal, dove lo staff tecnico sta disegnando un programma molto intenso che non prevede solo sessioni in pista ma anche allenamenti a secco e attività di team building. Ci sarà spazio per delle amichevoli contro formazioni canadesi, così da avere dei check periodici sulla qualità del lavoro fatto.

Una volta tornate in Italia, intorno al 20 gennaio, le hockeyste azzurre avranno qualche giorno di stacco prima di ritrovarsi il 26 per poi arrivare al debutto olimpico. Per quello che riguarda i numeri, ad agosto lo staff tecnico ha voluto puntare su un gruppo allargato dal quale andranno fatti dei tagli, ma verosimilmente le scelte definitive saranno prese solo a gennaio avendo così tempo di valutare al meglio le atlete nei mesi precedenti. Allungando lo sguardo sul programma post-olimpico, non sono più in programma raduni o amichevoli fino a inizio aprile, quando la squadra tornerà insieme prima del Mondiale di Budapest, calendarizzato dal 12 al 19 aprile 2026 come ultimo appuntamento della stagione.

UNA NAZIONALE MOLTO INTERNAZIONALE

L’elenco delle giocatrici impegnate contro Giappone e Slovacchia lo scorso agosto si può sostanzialmente dividere in due per quello che riguarda i club di appartenenza delle azzurre. Undici giocano in Italia, la maggior parte nell’EV Bozen Bolzano 84 Eagles impegnate contestualmente in EWHL oltre che nella IHL Serie A e sono Pierri, Rindone, Bonafini, Cereghini e Kaneppele, le quali potrebbero venire raggiunte da altre compagne di Nazionale nella formazione altoatesina. Quindici invece sono tesserate con club esteri, con il nucleo più importante legato alla Svizzera. Nel paese elvetico giocano sei italiane (Biondi e Gius al Langhental, Abatangelo e Roccella al Davos, Niccolai all’Ambrì Piotta e Saletta al Friborgo) mentre sono in cinque quelle tesserate con club di un’altra nazione guida come la Svezia (Ostoni al Björklöven, Mattivi al Luleå, Stocker al Södertälje, Varano al Malmo e Reyes al MoDo) quindi ci sono Ostoni e Heidenberger in Finlandia (rispettivamente al TPS e HPK) mentre Fedel giocherà in Canada con i Gryphons della Guelph University e Fantin (assente ad agosto ma nel giro azzurro) militerà negli Stati Uniti con i Nittany Lions di Penn State University.

La Nazionale italiana femminile in allenamento al Palaonda di Bolzano. Credito foto: Gianluca Prati
La Nazionale italiana femminile in allenamento al Palaonda di Bolzano. Credito foto: Gianluca Prati