Video-intervista al capitano della Nazionale Thomas Larkin: “Il mio sogno olimpico è rappresentare l’Italia e l’hockey italiano a Milano-Cortina”
Con l’accensione della fiaccola olimpica, avvenuta in Grecia lo scorso mercoledì 26 novembre, sono sempre più vicini i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. Giochi cui parteciperanno anche le Nazionali italiane di hockey su ghiaccio, per la prima volta dopo 20 anni dall’edizione di Torino 2006, due squadre che potranno vivere momenti magici nel contesto più importante possibile durante la vita e la carriera di un atleta.
L’INTERVISTA INTEGRALE A THOMAS LARKIN È DISPONIBILE ANCHE SUL CANALE YOUTUBE DI ITALIA TEAM
Prima della partenza per la Polonia lo scorso novembre, il capitano della Nazionale italiana maschile Thomas Larkin si è raccontato in una video-intervista a Italia Team, nella quale ha dichiarato come il suo sogno olimpico sia: “Rappresentare l’Italia e tutto l’hockey italiano alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Sono anni ormai che sogno di esserci, e mi sto preparando soprattutto a livello mentale per un evento speciale che andrà molto veloce. Sono sicuro che sarà un’esperienza incredibile, anche per me saranno quasi Olimpiadi in casa visto che mia mamma è di Milano e io sono cresciuto a Varese. Come Nazionale italiana non vediamo l’ora di far vedere quello che abbiamo dentro”.
Thomas Larkin racconta poi la sua vita e la sua carriera, con il primo approccio con l’hockey su ghiaccio nato quasi per caso e in maniera curiosa da piccolo. Dopo le prime pattinate scatta subito l’amore del terzino per questo sport, uno sport che ormai da quasi 20 anni lo ha portato a fare esperienze all’estero rimanendo però sempre legato alla maglia azzurra che ha vestito per la prima occasione nel 2006.
THOMAS LARKIN SI RACCONTA NEL SUO CAPITOLO DI “STORIE AZZURRE”
“Ho sempre sognato di fare il professionista, non avrei pensato di poterlo fare davvero. La scelta al draft NHL ha cambiato la mia visione. Il ruolo da capitano della Nazionale è un grande onore, io comunque provo a essere sempre la stessa persona. Credo che per questa nomina sia stata decisiva l’esperienza che ho maturato in carriera, voglio sempre aiutare i compagni a fare meglio. Indosso il numero 27 per mia mamma, che è nata il 27 ottobre e a lei dedico sempre le mie vittorie e i miei successi. Ha sacrificato tanto per permettermi di essere la persona che sono oggi”.
Il leader degli azzurri sottolinea come l’Italia partirà con poche attenzioni dal punto di vista dei risultati, non potendo contare a differenza di altre formazioni di talenti che militano in NHL, ma: “Abbiamo l’onore di giocare in casa e sappiamo che questa è una responsabilità unica. Per me, a 35 anni, le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 saranno una delle ultime opportunità che avrò per dimostrare il valore dell’hockey italiano e ci tengo tantissimo”.











