ICE Hockey League, pesante vittoria del Bolzano ad Innsbruck. Un punto per il Val Pusteria a Lubiana. Tonfo dell’Asiago in casa della capolista
La settimana della Ice Hockey League è iniziata già martedì’ sera con tutte e tre le italiane in pista. Gran colpo del Bolzano che vince ad Innsbruck per 2 a 0. I Foxes vincono il derby grazie anche al primo shutout di Sam Harvey nella sua seconda avventura a Bolzano e alla doppietta di uno scatenato Connor Ford (cinque goal in tre partite). I biancorossi passano al 4° posto, proprio ai danni dell’Innsbruck, e si portano a più cinque sul settimo del Villach. Proprio i carinziani precedono il Val Pusteria nell’affollata corsa alla zona playoff. In questo senso il Brunico ha limitato i danni nella sempre insidiosa trasferta di Lubiana in cui i Lupi sono riusciti a pareggiare nel finale di terzo tempo con Mats Frycklund ma poi cedendo agli sloveni, all’overtime, per 4 a 3. Ora i pusteresi sono a due punti dalla zona playoff. Si complica, invece, sempre più il cammino dell’Asiago che perde in doppia cifra a casa della capolista Klagenfurt che ribadisce il suo primato con un pesante 12 a 0 contro i giallorossi. Stellati che si trovano a 13 punti di distanza dai pre-playoff.
Il Bolzano vince ad Innsbruck e compie un deciso passo in avanti verso le qualificazioni ai playoff
Le prime occasioni in avvio di gara sono per Winkler e Mantenuto, fermati dagli interventi di Harvey e Buitenhuis. Sono i Foxes però a fare la partita e a creare le occasioni migliori, con McClure, la cui deviazione finisce fuori di poco, e Halmo, che fa suo un disco d’oro e trova l’opposizione del portiere avversario. In powerplay i biancorossi si rendono ancora pericolosi, senza però riuscire a sbloccarsi. La rete del meritato vantaggio arriva al 17:28: Gazley libera Ford, che salta un avversario e deposita in rete tra le gambe di Buitenhuis. L’Innsbruck prova a reagire in contropiede, ma Valentine è monumentale in tuffo. Brividi nel finale di frazione, con i tirolesi in powerplay e con Harvey che salva sulla conclusione di Roy.
I padroni di casa provano ad alzare il baricentro nel secondo tempo, pattinando di più e creando qualche grattacapo in più alla retroguardia biancorossa. Dal canto suo il Bolzano riesce a non concedere grandi chance e cerca di sfruttare gli spazi lasciati dall’Innsbruck nella fase difensiva. Quando gli austriaci sembrano aver trovato il ritmo giusto per provare a pareggiare i conti e colpiscono un esterno del palo con Winkler, al 33:19 i Foxes raddoppiano: ancora Gazley in versione assistman, con un tiro ribattuto dal gambale di Buitenhuisen e ribadito in rete dal solito Ford, al quinto goal in tre partite. L’Innsbruck va a un passo dal pareggio poco dopo, con Ploner che approfitta di uno svarione difensivo e si presenta davanti a Harvey, che per due volte dice di no all’attaccante austriaco. Anche gli ospiti però si divorano il tris: in un break 3 contro 1 Di Perna manca il tocco a porta sguarnita sull’assist di Halmo.
Nel terzo tempo il Bolzano va per altre due volte vicinissimo alla terza rete. Prima Felicetti, che impegna Buitenhuis fortunato poi sul rebound di Ford, poi con Thomas, che servito da Miceli al termine di un altro contropiede mette di poco fuori. L’Innsbruck fatica a trovare il modo per scardinare la guardia dei Foxes, praticamente perfetta, ad eccezione di un errore in uscita di zona nei minuti finali che termina con il palo colpito da Mackin. I padroni di casa non colpiscono con il sesto uomo di movimento e il risultato non cambia più.
Il Val Pusteria conquista un punto a Lubiana
Mats Frycklund è recuperato dalla malattia, con Andi Bernard in porta. Jasse Ikonen siede in tribuna come straniero in sovrannumero, mancano anche gli infortunati Catenacci, Öhler e Althuber. Il Lubiana è privo dei titolari Jaka Sodja e Rok Kapel.
Le due squadre gettano a mare ogni vincolo tattico fin dal primo minuto e la partita va avanti e indietro, con i Lupi che creano diverse occasioni da gol ma troppo spesso si dimenticano di difendere. Subito una penalità contro i padroni di casa. Il secondo miglior powerplay colpisce ancora: Jason Akeson prende le misure al cerchio di face-off sinistro e arriccia il disco nella porta dei padroni di casa con un preciso tiro di polso per lo 0:1. Tuttavia, la difesa è stata tutt’altro che solida e Pavlin, lasciato completamente solo nello slot, è riuscito a pareggiare al 5° minuto per l’1:1 (il disco si è infilato tra le protezioni di Bernard). Al 19° minuto, i Dragons passano addirittura in vantaggio nel loro secondo powerplay: Gooch effettua un tiro da posizione centrale dopo una sfortunata uscita, Dodero si trova sulla corsia di tiro, ma il disco rimbalza e finisce in porta sulla mano del bastone di Bernard. I Lupi sono andati negli spogliatoi con un inutile svantaggio di 2:1.
Nel terzo centrale, i Dragons hanno difeso con le unghie e con i denti il loro esiguo vantaggio e hanno distrutto il gioco d’attacco dei Lupi. Partita che s’innervosisce ed al 36° sfocia in una rissa generale tra gli uomini in pista. Fortunatamente per i Black & Yellows, il conseguente gioco in short-handed non ha avuto conseguenze. Le poche occasioni da gol di questo terzo tempo scorbutico (Ege e Frycklund da una parte e Pance, Bicevskis, Dodero dall’altra) vengono vanificate dai portieri, e alla seconda sirena il punteggio rimane di 2:1.
I Lupi non riescono a fare molto nemmeno nel periodo finale, con i Draghi Verdi che distruggono tutti i loro sforzi in attacco, finché il pareggio non arriva al 49° minuto con la prima azione offensiva riuscita: Joel Messner serve David Morley con un passaggio preciso, che devia il disco in porta per Horak che fa 2:2. Meno di un minuto dopo, però, Bernard commette un grave errore: un tiro innocuo di Mehle da un angolo acuto si infila sotto il suo pattino per dare nuovamente il vantaggio alla squadra di casa. I Lupi ci provano ancora una volta e a tre minuti dalla fine, con un colpo di genio di Frycklund, riescono a pareggiare in un modo difficilmente immaginabile: lo svedese danza da solo attraverso l’intera difesa slovena e, con una rovesciata, supera Horak e deposita in rete il disco per il 3:3. Si va così ai tempi supplementari, che durano però solo 17 secondi, perché Bicevskis non riesce a battere Bernard al primo attacco, ma sembra spingere il rimbalzo con la mano attraverso le protezioni del difensore nella porta dei Lupi per la quarta volta. Gli arbitri inizialmente non assegnano il gol, ma dopo minuti di video review assegnano comunque alla squadra di casa il gol della vittoria e il punto extra.
La capolista Klagenfurt schianta l’Asiago
L’EC-KAC rimane la squadra del momento. I leader del campionato, che hanno goduto di una serie impressionante nelle ultime settimane, si sono assicurati la vittoria più alta del campionato da cinque anni a questa parte con un 12-0 sulla Migross Supermercati Asiago Hockey. La vittoria più alta nella storia del campionato è stata ottenuta nella stagione inaugurale: Il 25 febbraio 2001, l’EC VSV si è imposto per 14-0 sull’Eishockey-Verein Zeltweg. L’ultima vittoria del KAC con 12 gol di scarto risale al 06.01.2019, 12:0 contro il Medvescak Zagreb in KHL. Lukas Haudum e Paul Postma si sono distinti nella partita più recente. Haudum ha segnato la sua prima partita da quattro gol – il 37° giocatore a farlo nei 25 anni di storia del campionato. Postma ha realizzato cinque punti con due gol e tre assist. È stato inoltre notevole che undici dei dodici gol del KAC siano stati segnati in situazione di parità. Con questa clamorosa vittoria, il Klagenfurt è diventato la prima squadra della stagione a superare la soglia dei 150 gol e ora ha una media di 3,78 gol a partita. Giallorossi erano ancora privi di Fazio, Gios, Beaulieu, Stevan e Magnabosco.