Nazionale: il Kazakistan prevale contro una buona Italia

Italia – Kazakistan 1-3 (0-1/0-2/1-0)

Italia: Tragust (Vallini); Sullivan-Marchetti, Oberdörfer-Hofer,Trivellato-L. Zanatta, Glira-M. Zanatta; Ramoser-Ant. Bernard-S.Kostner, Felicetti-Iori-Di Casmirro, Frigo-G. Morini-P. Morini, Frei-Andergassen-Gander, Pavlu. Coach: Stefan Mair

Kazakistan: Poluektov (Malgin); Semyonov-Dallman, Litvinenko-Savchenko, Metalnikov-Lazika, Lipin-Tryasunov; Rudenko-Polischuk-Starchenko,Zhailauov-Spiridonov-Pushkarev, Rymarev-Savenkov-Krasnoslobodtsev, Panshin-Khudyakov-Vorontsov. Coach: Andrey Nazarov

Marcatori: 8:37 (0-1) F.Polischuck (Strachenko/Rudenko); 32:25 (0-2) A. Vorontsov (Krasnoslobodtsev/ Khudyakov) 39:48 (0-3) M. Panshin (Khudyakov); 41:35 (1-3) A.Frei (Andergassen/S.Kostner)

Arbitri: Lottaroli, Lazzeri; M.Cristeli, Basso; 

Il foglio partita completo: http://www.pointstreak.com/prostats/boxscore.html?gameid=2657642

 

Messo in archivio il primo confronto amichevole disputato a Trento, Italia e Kazakistan si rincontrano sul ghiaccio di Asiago per la seconda e ultima amichevole in vista dei Mondiali di Cracovia che inizieranno domenica. Importanti novità nel roster azzurro, con l’ingresso dei giocatori di Asiago e Renon, freschi di finale scudetto terminata solo cinque giorni fa: Sullivan e Marchetti in difesa, Iori, Simon Kostner, e Felicetti in attacco. Restano dunque in tribuna, per lasciare spazio ai compagni, i senatori Helfer ed Egger, e i cannonieri Ihnacak, Diego Kostner e Marco Insam.

Inizia il match e l’Italia impiega solo 90 secondi per farsi vedere dalle parti di Poluektov con Iori, quindi il gioco si calma per diversi minuti, con il palese cartello “lavori in corso” davanti alle due panchine. Al 5.50 primo squillo kazako con Panshin, quindi si fa notare il promettente Joachim Ramoser con un tocco ravvicinato. All’8.37, praticamente dal nulla il Kazakhstan passa, con una transizione velocissima aperta da Rudenko, continuata da Strachenko e chiusa da Polischuck, che fulmina Tragust con un tocco da due passi dopo un inserimento sulla destra. L’Italia cerca la reazione e tra il 12.00 e il 13.52 si guadagna due penalità consecutive, non riuscendo però a mettere in crisi la difesa asiatica, se non con un tiro ravvicinato di Iori. Al 17.35 occasione nitida per gli azzurri, con un tocco volante di Paolo Morini su tiro dalla blu, deviato da Poluektov, quindi nel finale pressione kazaka ma null’altro da segnalare.

Il secondo tempo i ragazzi di Mair lo iniziano con il piglio giusto, spingendo a testa bassa e aprendo il fuoco due volte dalla blu con Hofer. Al 24.15 terza superiorità numerica non sfruttata dall’Italia, ma tornati in 5 contro 5 Frei ha la grande occasione ma sbaglia dopo essersi presentato tutto solo davanti alla gabbia. A metà frazione altro power play italiano, e ancora Poluektov a salvare il Kazakistan su un tiro di Gander da ottima posizione, quindi al 32.25, esattamente come nel primo tempo arriva un fulmine che scuote il tabellino: break in 2 contro 1 e assist impeccabile di Krasnoslobodtsev per Vorontsov che non sbaglia davanti a Tragust. Minuto 35.30, Felicetti recupera un disco in angolo e mette in mezzo per DiCasmirro, il quale ha tempo per prendere la mira ma non trova la porta dallo slot.

In seguito è tempo di soffrire, dato che al 35.54 e 37.08 due penalità costringono gli azzurri a giocare in inferiorità, anche doppia per 47 secondi: deve salire in cattedra Tragust con una serie di ottimi interventi, per fermare soprattutto Dallman e Savenkov. Recuperati tutti gli uomini sembra che gli azzurri possano tornare a farsi vedere con costrutto, ma nel finale arriva la beffa con il 3 a 0 kazako, realizzato da Panshin con una carambola che beffa Tragust al 39.48.

Il terzo periodo si apre con la meritata gioia del gol per l’Italia, che dopo essere stata a secco per 101 minuti e 35 secondi trova il modo di bucare la rete kazaka. Andergassen dalla destra taglia il ghiaccio per l’accorrente Frei, che con un bel tocco al volo trova il punto del 3 a 1. È ancora lo stesso attaccante del Caldaro al 45esimo a farsi vedere, durante la quinta superiorità numerica non sfruttata dall’Italia, ma Poluektov controlla.

E di colpo, passati circa otto minuti, la partita entra in letargo a livello di occasioni: il gioco praticamente non si interrompe mai, le squadre pattinano e pressano su tutta la pista e praticamente i due portieri si ritrovano disoccupati. L’unico brivido fino alla sirena finale è un palo del solito Starchenko a quattro minuti dal termine, quindi nel finale l’Italia toglie il portiere per avere l’uomo di movimento in più ma non cambia più nulla, ed è 3 a 1 per il Kazakhstan alla sirena finale.

Termina dunque il ciclo di amichevoli in vista dei Mondiali. Mercoledì si saprà il roster definitivo per Cracovia con gli ultimi tagli. Poi la squadra partirà per Brno, in Repubblica Ceca, sede di due giorni di allenamenti prima del definitivo trasferimento a Cracovia dove domenica 19 aprile alle ore 20.00 l’Italia inizierà il suo Mondiale contro i padroni di casa della Polonia.

Il punto con il coach della Nazionale, Stefan Mair, dopo la seconda partita contro il Kazakistan: “Non sono stato contento di alcune cose nel secondo tempo e  soprattutto dell’ingenuità che è costata il gol a pochi secondi dalla fine del periodo centrale. Al tempo stesso abbiamo giocato un ottimo terzo tempo come a Trento. Questo mi fa ben sperare che fisicamente la squadra c’è. In questa partita abbiamo testato anche lo stato di forma degli ultimi aggregati dopo una lunga finale scudetto. Noi cercheremo di formare una squadra che dovrà avere tanta energia visto che il calendario dei Mondiali è molto serrato con tante partite in pochi giorni e quindi non sono ammesse pause. In questo senso con lo staff della Nazionale valuteremo le decisioni migliori. Dopo che sarà stato definito il roster lavoreremo molto su quelli che sono le situazioni degli special team per migliorare powerplay e penalty killing.”

La parola al nuovo capitano Anton Bernard. “Non mi aspettavo di essere nominato capitano. Per me è un grandissimo onore ed una grande opportunità. Farò del mio meglio per assolvere a questo compito. Riguardo alla partita posso dire che si sono viste molte cose positive su cui lavorare e crescere. Da un altro punto di vista bisogna acquisire più “cattiveria” sotto porta e creare più traffico davanti alla slot e rendere più difficile il lavoro del portiere avversario. Dobbiamo lavorare duro ma siamo sulla buona strada.”

A fine partita, alla presenza di Tommaso Teofoli, Consigliere di settore per la FISG, dell’Avv. Piercarlo Mantovani, Presidente dell’Asiago Hockey 1935, squadra vincitrice della Serie A – Itas Cup, e di Franco Sella, Assessore allo sport del Comune di Asiago, sono stati premiati i best player, Joachim Ramoser e Maxim Khudyakov, ed i capitani delle due squadre, Anton Bernard e Kostantin Rudenko

 

 

 Foto di Roberta Strazzabosco